Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dall'Asstel, l'associazione di categoria che rappresenta le aziende di telecomunicazione fissa e mobile, e dalle singole compagnie telefoniche (Tim, Vodafone, WindTre, Fastweb, Eolo) contro la delibera 121 del Garante per le Comunicazioni, che impone agli operatori di emettere le bollette una volta al mese invece che ogni 28 giorni.

Secondo i giudici, tale delibera dell'Agcom infatti non viola la libertà d’impresa, come sostenuto dalle società ricorrenti.

Il tribunale amministrativo ha inoltre confermato le multe comminate lo scorso dicembre dall'autorità alle aziende del settore che non si erano adeguate al nuovo tipo di fatturazione entro i 90 giorni stabiliti dalla delibera 121: ciascuna società è stata condannata a pagare 1,16 milioni di euro.

Il Tar ha infine deciso di sospendere, in attesa del giudizio di merito, i provvedimenti del 19 dicembre con i quali si obbligavano le compagnie a restituire i soldi agli utenti.

Secondo la stessa delibera, gli utenti avrebbero dovuto ricevere l'indennizzo nella prima bolletta corretta, a cadenza mensile.

I giudici hanno sospeso temporaneamente i rimborsi "in via cautelare" in attesa di riesaminare il caso. La sospensione vale fino al 31 ottobre 2018.

(Unioneonline/F)

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