Dopo lo stop alla produzione delle monete da 1 e 2 centesimi in Italia, cos'è cambiato?

Il conio è stato sospeso a inizio gennaio, ma ovviamente le monetine sono ancora in circolazione; secondo la legge, però, quando si paga in contanti, l'importo deve essere arrotondato "al multiplo di cinque centesimi più vicino, per eccesso o per difetto", spiega l'Aduc, associazione diritti utenti e consumatori.

Per esempio, quindi, nel caso di scontrino o fattura, nel caso in cui il cliente non abbia monetine, "un importo totale di euro 10,52 diventa euro 10,50 mentre un importo di euro 10,58 diventa euro 10,60", e i soggetti pubblici devono consentire l'arrotondamento senza necessità di ulteriori disposizioni.

A vigilare sulla novità è il Garante per la sorveglianza dei prezzi.

(Unioneonline/s.s.)
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