Botta e risposta tra Ryanair e il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.

La compagnia irlandese, entrata nell'occhio del ciclone dopo aver inviato ad alcuni suoi dipendenti italiani una lettera in cui li minaccia se aderiranno allo sciopero proclamato dai sindacati per domani, venerdì 15 dicembre, ha risposto al governo italiano che aveva definito il comportamento dell'azienda "indegno".

"I commenti del ministro Calenda sono deplorevoli, in quanto inesatti. I piloti Ryanair in Italia godono di una serie di benefici che riguardano turni di lavoro e supplementi salariali frutto di trattative dirette con la compagnia aerea - si legge in una nota dell'ufficio stampa di Ryanair Italia -. Se i piloti Ryanair dovessero scegliere di non trattare più direttamente con la compagnia aerea (specialmente in un momento in cui stiamo offrendo loro un aumento salariale del 20%, mentre Alitalia è in bancarotta), allora perderanno questi benefici.

Riteniamo rispettosamente che tali questioni possano essere risolte in maniera migliore tramite una trattativa diretta tra Ryanair e i nostri piloti, senza interferenze politiche o commenti imprecisi", chiosa la compagnia.

Anche il Garante per gli scioperi aveva giudicato scorretto il comportamento della compagnia aerea, perché in contrasto con la nostra Costituzione, che tutela il diritto allo sciopero senza timore di ritorsioni.

(Unioneonline/s.a.)

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