Un'ottima pista di lancio per i produttori sardi: è il giudizio unanime delle 119 aziende presenti quest’anno alla 22esima edizione dell’Artigiano in fiera di Milano, che si chiuderà stasera (ore 22.30) nel quartiere fieristico di Rho.

"I visitatori apprezzano i nostri prodotti. Per noi è il quinto anno in fiera, ci cercano, fanno acquisti, si complimentano -, racconta Piera Cadinu, titolare della ditta Orgosolo Liquori -. Molti di coloro che hanno acquistato la prima volta a Rho, sono diventati clienti abituali: spenti i riflettori sulla fiera ordinano e acquistano anche durante il resto dell’anno".

I NUMERI - Dopo dieci giorni, gli ultimi quattro di rush finale sono stati i più caldi, la rassegna si conferma ancora una volta la più grande manifestazione dedicata all’artigianato. Dieci padiglioni, per un totale di 320 mila mq, più di tremila espositori da oltre cento paesi di tutto il mondo e che ha visto superare i numeri dell’edizione 2016: più di 1.700.000 visitatori hanno varcato i cancelli del grande quartiere fieristico alla periferia del capoluogo lombardo.

LA REGIONE - Tra le aziende sarde presenti nello stand dedicato all’Isola, 42 sono quelle accompagnate dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna. “Siamo stati presenti con una rappresentanza significativa del tessuto produttivo manufatturiero isolano -, ha spiegato l’assessora Barbara Argiolas -, fatto di piccole e medie imprese che non si accontentano di riproporre un passato glorioso ma sanno proporre letture contemporanee della nostra tradizione”.

Alla Fiera dell'artigiano (Milano) c'è anche la Sardegna
Alla Fiera dell'artigiano (Milano) c'è anche la Sardegna
Alla Fiera dell'artigiano (Milano) c'è anche la Sardegna
Il carasau del panificio Soru, Ovodda
Il carasau del panificio Soru, Ovodda
Il carasau del panificio Soru, Ovodda
La mappa dell'Artigiano in fiera: all'interno 3.200 stand
La mappa dell'Artigiano in fiera: all'interno 3.200 stand
La mappa dell'Artigiano in fiera: all'interno 3.200 stand
Le launeddas di Roberto Tangianu e l'organetto di Peppino Bande
Le launeddas di Roberto Tangianu e l'organetto di Peppino Bande
Le launeddas di Roberto Tangianu e l'organetto di Peppino Bande
Nel padiglione 2 si contano 119 aziende sarde
Nel padiglione 2 si contano 119 aziende sarde
Nel padiglione 2 si contano 119 aziende sarde
Folla di visitatori
Folla di visitatori
Folla di visitatori
L'ingresso al quartiere fieristico di Rho
L'ingresso al quartiere fieristico di Rho
L'ingresso al quartiere fieristico di Rho
Il mirto della Orgosolo Liquori
Il mirto della Orgosolo Liquori
Il mirto della Orgosolo Liquori
Rosanna Chironi, titolare di Kiroza, in fiera con la sua specialità: la pasta fresca
Rosanna Chironi, titolare di Kiroza, in fiera con la sua specialità: la pasta fresca
Rosanna Chironi, titolare di Kiroza, in fiera con la sua specialità: la pasta fresca
Sebastiano Pranteddu da Aritzo alla fiera di Milano
Sebastiano Pranteddu da Aritzo alla fiera di Milano
Sebastiano Pranteddu da Aritzo alla fiera di Milano
Michela Maxia in fiera con il suo miele
Michela Maxia in fiera con il suo miele
Michela Maxia in fiera con il suo miele
Gian Piero Bitti insieme al figlio: in fiera i loro arredi di altissima qualità
Gian Piero Bitti insieme al figlio: in fiera i loro arredi di altissima qualità
Gian Piero Bitti insieme al figlio: in fiera i loro arredi di altissima qualità
Tra gli stand anche la Regione Sardegna
Tra gli stand anche la Regione Sardegna
Tra gli stand anche la Regione Sardegna
Francesco Soru (Panificio di Ovodda) con i suoi due figli
Francesco Soru (Panificio di Ovodda) con i suoi due figli
Francesco Soru (Panificio di Ovodda) con i suoi due figli

CRITICITÀ – Non mancano però le difficolta, sia chiaro. “Stare 15 giorni lontani dalla nostra terra è difficoltoso economicamente –, spiega Carlo Soru -, per questo ringraziamo la Camera di Commercio di Nuoro, per l’aiuto e il sostegno. Senza non sarebbe possibile”. E c’è chi – tra le aziende dell’agroalimentare – storce il naso: “Per quanto ci riguarda il sostegno della Regione sarda è un ricordo".

I PRODOTTI – Polemiche a parte, nel padiglione 2, accompagnati dalle launeddas di Roberto Tangianu e dall’organetto di Peppino Bande, i visitatori hanno potuto ammirare l’abbigliamento tradizionale sardo, i gioielli in corallo, riflesso di una moda venuta dal mare, le splendide creazioni in ceramica, delicate ed eleganti, i lavori realizzati con il sughero, materiale nobile nella cui lavorazione è regina il nord dell’Isola. Gli arredi di altissima qualità, impreziositi da esclusivi arazzi tessuti al telaio verticale, di Gian Piero Bitti, titolare della B&B Arredamenti di Nule.

Insomma, prodotti quelli sardi che ben si sposano con il tema dell’edizione di quest’anno: “Artigiani creatori di bellezza e di bontà. Originali per definizione”.

Senza dimenticare l’agroalimentare. A ruba - come ogni anno - mirto, fregola e culurgiones: da decenni simbolo di qualità made in Sardegna.

Simona Arthemalle

(Redazione Online)

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TRA SODDISFAZIONI E DIFFICOLTÀ PARLANO GLI ARTIGIANI SARDI:

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