Nel primo trimestre di quest'anno l'economia sarda è cresciuta, ma ancora troppo lentamente.

Lo rivelano i dati congiunturali diffusi da Bankitalia.

Nei primi sei mesi del 2017 sono risultate attive nell'Isola 143.110 imprese, lo 0,5% in più rispetto all'anno precedente.

A raggiungere le migliori performance nell'ambito industriale sono le aziende del settore chimico e petrolchimico e in particolare quelle più attive nei mercati esteri. Stagnante invece il comparto dell'edilizia, anche a causa del "congelamento" delle opere pubbliche, ma si prevede una ripresa per il 2018.

Turismo e trasporti hanno registrato un andamento positivo grazie all'aumento dei visitatori dall'estero, così come il commercio, che ha beneficiato della ripartenza dei consumi delle famiglie.

I piccoli progressi dell'economia sarda non hanno però ancora dato risultati sul fronte dell'occupazione, calata dello 0,9% rispetto al dato 2016. In particolare, si assiste a una precarizzazione del lavoro, dal momento che sono diminuiti i lavoratori con un contratto a tempo indeterminato, mentre sono cresciuti quelli a termine o autonomi. Banca d'Italia però ipotizzza un miglioramento del mercato del lavoro nei prossimi trimestri.

Infine, sul fronte del credito, la rilevazione evidenzia come siano in moderato aumento i finanziamenti alle famiglie sarde per l'acquisto di una casa o di beni durevoli, mentre i prestiti alle aziende non sono ancora in ripresa. Ancora una volta sono le imprese edili quelle più in difficoltà nel rimborso del credito.

(Redazione Online/F)

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