In una nota l'agenzia di rating Fitch conferma la sua previsione per la crescita del Pil italiano a 1,4% nel 2017 (0,9%lo scorso anno), trainata dalla domanda interna, e all'1,1% nel 2018.

"L'attività economica ha guadagnato slancio ma Fitch continua a considerare le prospettive di crescita a medio termine dell'Italia come deboli", si legge nel documento, che parla dei rischi legati all'instabilità politica del nostro Paese.

"Il quadro politico rimane altamente frammentato, con i rischi di un governo debole e di partiti populisti ed euroscettici che influenzano la politica dopo le elezioni in programma entro maggio 2018", affermano infatti gli esperti della società.

Secondo Fitch la nuova legge elettorale italiana attualmente in discussione in Parlamento, il Rosatellum bis, "probabilmente ridurrà la probabilità che un partito 'non-mainstream' possa guidare l'esecutivo, mentre potenzialmente servirà una coalizione più ampia per governare. Continuiamo a considerare le prospettive a medio termine per una sostanziale riforma strutturale come deboli".

Tra gli altri fattori negativi per la crescita italiana, l'agenzia individua anche il debito pubblico elevato e la debolezza nel settore bancario, mentre tra gli elementi positivi identifica l'economia diversificata e ad alto valore aggiunto.

Fitch conferma anche il rating dell'Italia a BBB, con prospettive stabili.

(Redazione Online/F)

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