Sono più di tre i milioni di euro finiti nelle casse del Comune grazie alle sanzioni e alle multe inflitte ai cagliaritani dal primo gennaio al 30 settembre.

Cifra ragguardevole che comprende, naturalmente, anche chi cagliaritano non lo è ma è comunque finito sul taccuino dei verbali della Polizia municipale. Beninteso che all'importo reale, inteso come somma dei verbali inflitti in questi dieci mesi, vanno aggiunti gli importi per le violazioni notificate ai contravventori negli anni precedenti. In soldoni, un altro milione.

IL CAPITALE - Un tesoretto che contribuisce a far grande il bilancio municipale e che permette all'amministrazione comunale di disporre di importanti risorse economiche da reinvestire nei lavori pubblici e in particolare (se le entrate sono legate al codice della strada) nella manutenzione viaria, magari nella costruzione di rotatorie, nella sistemazione dell'illuminazione.

"Un obbligo - spiega il comandante della Polizia municipale, Mario Delogu - regolamentato dalla legge, che impone, come nel caso delle entrate procurate dai controlli sulla velocità, il riutilizzo dell'intera somma".

L'autovelox, insomma, oltre a fungere da deterrente contro gli incidenti dovuti alle corse pazze nelle strade del centro urbano o nelle arterie più periferiche, porta nelle casse municipali un bel po' di quattrini. Nell'occhio impietoso del rilevatore di velocità sono finiti cittadini, enti pubblici, imprese e istituzioni private.

LA BATOSTA - Un massacro che non ammette distinzioni. Così a dover sborsare, in questi primi nove mesi di sanzioni della Municipale, sono state le amministrazioni pubbliche alleggerite di appena 240,40 euro, gli automobilisti (449.859 euro), le imprese, costrette a rinunciare nel loro bilancio, per l'autovelox, a 77.534 euro e infine qualche società privata (241 euro).

Il contributo maggiore al bilancio cagliaritano, insomma, lo danno i singoli automobilisti con le loro infrazioni che entro la fine dell'anno potrebbero davvero "regalare" al Comune oltre mezzo milione di euro.

IL RECUPERO - Come se non bastasse, tra gli incassi 2017 legati alle sanzioni amministrative e del codice stradale, vanno aggiunti i 301.585 euro di recupero delle spese postali per le violazioni di quest'anno e altri 256.073 per violazioni degli anni precedenti.

IL DECREMENTO - "Quest'anno, rispetto al 2016 - spiega il comandante Delogu - c'è stata una leggera flessione dovuta a un numero apparentemente inferiore di sanzioni. Mancano però ancora quasi tre mesi alla fine del 2017 e tra l'altro bisogna anche tener conto, in termini assoluti, del gettito minore. Gli incassi sono legati anche ai tempi di pagamento per esempio delle multe".

C'è chi paga subito o entro cinque giorni e ottiene così il beneficio di legge, e chi fa finta di nulla sperando di non ricevere mai il verbale. Questi ultimi, considerati lo zoccolo duro degli automobilisti indisciplinati, dovranno versare anche la mora. Situazioni che determinano oscillazioni importanti nel tesoretto comunale.

LA LENTE - Non solo multe e violazioni del codice stradale, comunque, tra le voci delle sanzioni cittadine. Nel mirino delle pattuglie della Polizia municipale ci finiscono ancora singoli cittadini e imprese responsabili di non rispettare regolamenti e ordinanze.

Quasi settemila euro li hanno versati i privati, mille e 600 le imprese legate al commercio cittadino. Esempi? Tavolini all'aperto, fioriere, abusi edilizi, occupazioni di suolo pubblico e via discorrendo. Altri quattromila sono stati recuperati per violazioni degli altri anni fatte privati, neppure un euro dalle imprese.

Andrea Piras

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