L'Italia, dagli anni cinquanta a oggi, è invecchiata di più e più rapidamente rispetto agli altri stati europei.

Lo dice l'Istat nel suo report "Sessant'anni di Europa".

L'istituto italiano di statistica afferma che "se nel 1957 la metà della popolazione italiana aveva meno di 31 anni, mentre ora ne ha più di 45".

Uno spostamento comune agli altri Paesi del Vecchio Continente, dove però l'intensità media è di 11 anni.

L'incremento dell'età media in Italia ha conseguenze anche sulle gravidanze: "l'età delle donne al parto è in Italia strutturalmente superiore a quella rilevata negli aggregati europei, con un divario compreso tra i sei mesi e i due anni", si legge nel documento.

Nelle proiezioni relative al periodo 2015-2020 in Italia l'età media del parto si attesta sui 32 anni, contro i 30,9 dell'Unione europea nel su complesso.

Lo studio riporta inoltre alcuni dati sul lavoro: "nel 2016 il tasso di occupazione in Italia è pari al 57,2% della popolazione in età attiva, un livello inferiore a quello osservato nel complesso dell'Ue e ancor più basso se si considerano i soli paesi fondatori", si legge ancora nella ricerca dell'Istat.

(Redazione Online/F)

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