In Sardegna calano i prestiti alle imprese.

Nell'ultimo anno gli istituti di credito hanno concesso 11 miliardi e 815 milioni di euro, contro gli 11 miliardi e 212 milioni del 2016: il 5,1 per cento in meno, secondo i calcoli di Confartigianato Sardegna.

Se si prendono in considerazione solo gli artigiani (che rappresentano il 7,1 per cento di tutti i finanziamenti accordati alle attività produttive) il calo è stato dell'1,7 per cento, per un totale di 15 milioni in meno erogati rispetto al 2016.

"I motivi della flessione sono due: innanzitutto le imprese sono sempre meno, negli ultimi anni sia livello regionale che nazionale in numero degli artigiani è in calo. Poi è indubbio che l'accesso al credito sia sempre più difficile, soprattutto per le piccole aziende: le banche seguono procedure standard tarate sulle grandi imprese e questo aspetto non è d'aiuto", spiega Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato imprese Sardegna.

Ma dall'analisi dell'Osservatorio, basata su dati di Artigiancassa e Banca d'Italia, emerge che nell'Isola si fa sempre più preoccupante la situazione del costo del denaro: l'Isola è la quarta regione in Italia (dopo la Calabria, il Molise e la Sicilia), con un tasso medio del 6,37 per cento, contro il 4,57 della media nazionale.

Insomma, gli imprenditori sardi pagano l'1,8 per cento in più rispetto ai colleghi del resto d'Italia.

Non solo: anche all'interno della Sardegna ci sono differenze.
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