Le attività di ricerca e specializzazione con i master andranno avanti, ma senza l'apporto di Igea e Carbosulcis. A decidere che il Consorzio Ausi (nato, ai primi anni '90 come associazione a sostegno dell'Università del Sulcis Iglesiente con sede a Iglesias, a Villa Bellavista) debba fare a meno delle due società controllate dall'assessorato regionale all'Industria, è stata la giunta guidata dal presidente Francesco Pigliaru.

Parola d'ordine: tagliare i costi delle società controllate e delle partecipazioni, indirette, garantite attraverso esse.

Il tutto rientra nel Piano di revisione straordinaria delle partecipazioni detenute dalla Regione.

Tra queste - proprio attraverso Carbosulcis e Igea - c'è l'Ausi che, in virtù di questo provvedimento, non ha più il sostegno della Regione nel cda, composto anche da Comuni di Iglesias e Carbonia, Provincia e Parco geominerario.

Ciò avrà ripercussioni economiche perché verrà a mancare l'apporto finanziario dato dai due soci, come evidenzia Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias e presidente del Consorzio Ausi: "Manca un apporto sicuramente importante e non solo per i 60 mila euro annui che vengono a mancare, ma anche per le attività di ricerca, seppure la stessa Regione intervenga annualmente con 350mila euro erogati dall'assessorato all'Istruzione. Per questo stiamo cercando di coinvolgere altri soci".
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