Oltre l'8% delle famiglie sarde è stata protagonista di un episodio di corruzione. Un fenomeno che resta tra le piaghe ancora da debellare dall'Isola e che ostacola meritocrazia e sviluppo "sano" dell'economia.

Lo rivela il report dell'Istat "La corruzione in Italia: il punto di vista delle famiglie": per la prima volta l'istituto nazionale di statistica ha realizzato un questionario sul tema nell'ambito dell'indagine sulla sicurezza dei cittadini.

Secondo quanto dichiarato dagli interpellati, nell'8,4% delle famiglie sarde almeno un componente nel corso della vita ha ricevuto richieste di denaro, favori, regali o altro in cambio di servizi o agevolazioni. Un valore che supera la media nazionale, che si attesta al 7,9%.

La situazione poi appare ancora più grave, se si guarda alla percentuale di cittadini che dichiara di conoscere personalmente qualcuno - parenti, amici, colleghi o vicini - a cui è stato richiesto denaro, favori o regali per ottenere facilitazioni in diversi ambiti e settori, pari al 15%.

Si tratta del quarto valore in Italia, preceduto solo da quello di Lazio (21,5%), Abruzzo (17,5%) e Sicilia (15,4%). Moltissime poi le persone che hanno affermato di aver assistito nel loro ambiente di lavoro a scambi illeciti, che nell'Isola sono il 5,9%.

In Sardegna inoltre resta alta la percezione secondo cui per trovare un'occupazione servano raccomandazioni: 36,6% degli intervistati sardi sostiene di conoscere almeno una persona che ha trovato lavoro attraverso il metodo delle "conoscenze personali". Anche in questo caso si tratta del quarto dato nella classifica italiana, dopo quello di Puglia (41,8%), Basilicata (36,2%) e Lazio (33,7%).

(Redazione Online/F)

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