Un milione di posti di lavoro nei primi sette mesi del 2017, ma in gran parte precari.

Questa l'ultima fotografia scatta dall'Inps sulla situazione del lavoro in Italia, se si tiene conto del solo settore privato.

"Si registra un saldo tra assunzioni e cessazioni pari a +1.073.000, superiore a quello del corrispondente periodo sia del 2016 che del 2015", scrive nell'Osservatorio sul precariato l'Inps.

Anche il saldo annualizzato, ossia relativo agli ultimi 12 mesi, fa registrare un aumento. È di 571mila posti di lavoro, così suddivisi: 18mila contratti a tempo indeterminato, 52mila di apprendistato e 501mila a tempo determinato (inclusi i contratti stagionali).

I posti di lavoro, dunque, "sono in crescita continua", osserva l'Inps.

Ma a fare da contraltare a questo dato positivo c'è la sempre maggiore precarietà delle posizioni lavorative: se le assunzioni a tempo determinato e i contratti di apprendistato aumentano entrambi del 25,9% rispetto allo scorso anno, calano le assunzioni a tempo indeterminato, -4,6%.

Tra quelli a tempo determinato è boom di contratti a chiamata che, se ci riferiamo ai primi sei mesi dell'anno, passano dai 112mila del 2016 ai 251mila del 2017 (+124,7%).

Una vera e propria esplosione, dovuta all'abolizione dei voucher.

(Redazione Online/L)
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