Crisi nera per l'agricoltura e l'allevamento in quello che un tempo (neanche troppo lontano) era il centro delle produzioni agroalimentari dell'intera Trexenta. Le aziende di Guasila sono state costrette a rinunciare alle tante colture irrigue per colpa della siccità e per la pessima funzionalità della reti di distribuzione dell’acqua di irrigazione. Resta solo il grano, con produzioni peraltro insufficienti. "Il nostro territorio comunale si estende per circa 4500 ettari, ma solamente il 20 per cento di questa superficie risulta coperto da impianti di irrigazione, tra l'altro vecchi e perciò poco funzionali", dice Giantonio Orrù, assessore all'Agricoltura che ha effettuato un sopralluogo nelle aziende. Sembra però che i grossi problemi stiano per essere risolti, tanto che l’amministrazione comunale ha convinto chi lavora nelle campagne a interrompere la protesta.

"Grazie alla stipula del patto per la Sardegna tra Regione e Governo sono stati stanziati 150 milioni di euro per il sistema irriguo, di cui 30 milioni per interventi prioritari messi a disposizione del Consorzio di Bonifica per la manutenzione ed estensione delle reti di distribuzione dell’acqua di irrigazione", spiega Orrù.
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