Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo, con voto unanime, ha deliberato oggi "la disponibilità all'acquisto di certe attività e passività e certi rapporti giuridici facenti capo a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca".

Lo ha riferito la stessa banca in una nota.

La disponibilità dell'istituto guidato da Carlo Messina resta però legata ad alcuni "paletti" considerati imprescindibili: in primo luogo la creazione di una "good bank" a partire delle due banche.

Un perimetro che di fatto esclude "i crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute), i crediti in bonis ad alto rischio e le obbligazioni subordinate emesse, nonché partecipazioni e altri rapporti giuridici considerati non funzionali all'acquisizione".

Nel documento si precisa inoltre che l'offerta per il trasferimento delle attività e passività delle banche venete prevede il pagamento di un "corrispettivo simbolico", proprio come avvenuto recentemente in Spagna, dove il Banco Santander ha acquisito il Banco Popular per un solo euro, evitandone il bail in.

Infine, si legge ancora nella nota, l'acquisizione potrà andare in porto solo se verrà garantita "la totale neutralità dell'operazione", ovvero se non sarà necessario alcun aumento di capitale per la banca milanese.

(Redazione Online/F)
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