130 milioni di euro. Questa la somma che Amazon avrebbe nascosto al Fisco italiano, secondo quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa.

L'evasione risalirebbe al quinquennio 2009-2014 e da un anno risulterebbero iscritti nel registro degli indagati 5 manager europei del colosso delle vendite online.

L'inchiesta, si apprende, è condotta dalla Procura di Milano e dalla Guardia di Finanza e la notizia arriva pochi giorni dopo la diffusione dei dati sugli utili della multinazionale, che quest'anno ha fatto registrare incassi per 724 milioni di dollari, con un incremento del 41 per cento.

Netta la replica della compagnia americana, che in una nota ha affermato che l'azienda "paga tutte le imposte che sono dovute in ogni Paese in cui opera".

Nel documento si aggiunge inoltre che "le imposte sulle società sono basate sugli utili, non sui ricavi, e i nostri utili sono rimasti bassi a seguito degli ingenti investimenti e del fatto che il business retail è altamente competitivo e offre margini bassi".

Prima di Amazon erano finiti nel mirino della magistratura italiana anche altri colossi della new economy, come Google e Apple.
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