Alla fine della consultazione sul preaccordo siglato da sindacati e azienda è arrivata la bocciatura da parte dei lavoratori della compagnia aerea. I no avrebbero prevalso e avrebbero superato il 50% dei voti.

Nel tardo pomeriggio di ieri erano arrivati i risultati del referendum Alitalia dalle sedi di Milano. Così come a Malpensa, anche a Linate il preaccordo è stato bocciato da 698 dipendenti, contro i 153 sì.

A Fiumicino, i risultati definitivi hanno registrato 3166 no e 304 sì nei due seggi nei quali ha votato il personale di volo.

L'affluenza è stata dell'87% circa.

I seggi si sono chiusi alle 16: i 12.300 lavoratori erano chiamati a esprimersi sul preaccordo che prevedeva un piano di rilancio e una diminuzione del numero di licenziamenti inizialmente previsto dalla compagnia aerea.

Il Cda si riunirà oggi per una valutazione sull'esito negativo della consultazione e per dare il via alla procedura di amministrazione straordinaria.

Per l'ex compagnia di bandiera si prospetterebbe il commissariamento con il rischio di una liquidazione.

"È esclusa la nazionalizzazione", aveva detto il ministro delle Infrastrutture Delrio, convocato a Palazzo Chigi per un summit col premier Paolo Gentiloni e il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda per discutere del futuro della compagnia.
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