Secondo i dati provvisori relativi al 2016, l'11,9% delle famiglie italiane si trova in condizioni di povertà.

O, per dirla con le parole di Roberto Monducci dell'Istat, sentito sul Documento di programmazione economico finanziaria in approvazione dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato, in condizioni di "grave deprivazione materiale". Un dato che, nonostante il miglioramento delle condizioni economiche generali, resta stabile.

E anzi peggiora per alcune categorie: in particolare per gli anziani over 65 (passati dall'8,4% del 2015 all'11% del 2016) e per chi vive in famiglie con una "persona di riferimento" in cerca di occupazione (indice salito dal 32,1 al 35,8%).

"Nonostante il miglioramento delle condizioni economiche dei nuclei familiari - ha spiegato l'Istat - nel 2016 non si è osservata una riduzione dell'indicatore di grave deprivazione materiale". La ripresa economica, dunque, "non sta riducendo alcuni sintomi di disagio".

"I dati - ha aggiunto Monducci - confermano dunque l'urgenza degli interventi previsti dal governo per il contrasto alla povertà".

Per quanto riguarda invece il mercato del lavoro, l'Istat parla di una situazione ancora "sfavorevole" per la fascia d'età che va dai 25 ai 34 anni. Per gli under 35 senza lavoro, trovarne uno diventa sempre più difficile.

Questi i dati snocciolati davanti alle commissioni: "Il 21,2% dei 25-34enni disoccupati nel quarto trimestre del 2015 è occupato un anno dopo, il 43,8% risulta ancora disoccupato e il 35% inattivo".
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