Siamo a un mese dalla circolare Inps che ha sbloccato l'operatività del bonus Sud, ossia i nuovi incentivi per le assunzioni in Sardegna, Sicilia, Basilicata, Puglia, Calabria, Campania, Abruzzo e Molise.

L'agevolazione, che riguarda i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un massimo di 8060 euro annui, può essere richiesta per le assunzioni effettuate dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017, nei limiti delle risorse disponibili, che ammontano a 500 milioni per le regioni meno sviluppate e a 30 per quelle definite "in transizione".

All'Isola, che come Abruzzo e Molise è definita regione in transizione, spetta una fetta più piccola della torta.

La Fondazione Studi dei consulenti del lavoro, visti i "dubbi interpretativi che persistono sulla fruizione dell'incentivo", è intervenuta con un approfondimento e delle faq per chiarire gli aspetti più controversi.

"Il rischio - lamenta la fondazione - è quello di aver creato uno strumento che, al momento della verifica da parte dell'Inps, mostri tutte le sue crepe, con conseguenti danni economici per le aziende che pensavano di alleviare il costo del lavoro".
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