Le tensioni geopolitiche, tra gli annunci Usa di ulteriori possibili interventi militari in Siria e il braccio di ferro della Casa Bianca con la Corea del Nord, impensieriscono i mercati azionari europei.

Con l'eccezione di Londra (che ha guadagnato lo 0,23%), i principali listini hanno dunque chiuso in rosso, anche in scia alla debolezza di Wall Street: Parigi ha perso lo 0,11%, Francoforte lo 0,50% e Milano lo 0,46%.

In questo clima di incertezza, alimentato pure dagli interrogativi sul ritmo della stretta monetaria della Fed americana e dall'attesa per le elezioni presidenziali francesi (in programma il 23 aprile), gli investitori si sono rifugiati nel "porto sicuro" dei Bnd tedeschi.

L'attenzione è stata così riportata sul tema degli spread dei Paesi periferici, dove il differenziale fra Btp e Bund è salito a quota 206 punti base, con il rendimento dei decennali italiani al 2,26%.

Tornando all'azionario, a Piazza Affari è stato penalizzato soprattutto il settore bancario. Banco Bpm (-4,35%) e Unicredit (-3,02%) hanno accusato le maggior flessioni, seguite da Bper (-1,33%), Mediobanca (-0,98%) e Ubi (-0,93%). Fuori dal settore creditizio, le vendite hanno colpito in particolar modo StMicroelectronics (-3,63%).

Sul fronte dei rialzi, emergono invece i titoli Italgas (+2,09%), che ha beneficiato del giudizio positivo degli analisti di Jefferies ("buy" e aumento del target di prezzo), e Atlantia (ex Autostrade) in progresso dell'1,66%.

Terminano con il segno più anche Recordati (+1,47%), dopo la diffusione dei dati di vendita del primo trimestre 2017 (+13% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso), Mediaset (+0,60%) e - nel comparto del lusso - Moncler (+0,41%), Luxottica (+0,29%) e Ferragamo (+0,11%).
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