L'amministratore delegato Sergio Marchionne lascerà Fiat Chrysler nel 2019.

La notizia, già preannunciata dallo stesso manager italo-canadese, è stata confermata oggi dal presidente del gruppo automobilistico John Elkann, che ha specificato tempi e modalità dell'addio.

Marchionne ("un talento unico con cui abbiamo l'enorme fortuna di lavorare da 15 anni") resterà per tutto il 2018, "per portare avanti il piano ambizioso che farà di Fiat uno dei leader nel mondo", ha detto Elkann.

La probabile data della separazione potrebbe dunque cadere nella primavera 2019, dopo l'approvazione del bilancio dell'anno precedente.

Ma l'attuale ad - ha ribadito Elkann - "continuerà a lavorare con noi. Si occupa anche di Ferrari in maniera straordinaria. Lo farà finché ne avrà voglia, ci sono tante cose belle da fare insieme".

Tra queste "cose belle", rientra l'eventuale processo di aggregazione nel settore: un aspetto sul quale - ha però puntualizzato Elkann - non c'è "nessuna novità, il piano di Fca al 2018 va avanti e i risultati si avvicinano ogni giorno che passa".

E il prossimo top manager? Potrebbe già trovarsi nel gruppo. "Sono convinto che all'interno abbiamo moltissime persone brave che potranno succedergli". Fra i principali papabili c'è Alfredo Altavilla, che dal 2012 è Chief operating officer Emea (Europa, Africa e Medio oriente).

Di certo, l'eredità di Marchionne sarà pesante, e dovrà essere raccolta proprio mentre si presentano ulteriori sfide per la casa automobilistica.

"Il mondo dell'auto si sta evolvendo. I cambiamenti sono inerenti al modo in cui si muove la società, e questo tocca inevitabilmente anche le macchine. Per esempio - spiega Elkann - Fca è stata la prima società a fare con Google l'auto che si guida da sola. È una cosa abbastanza impressionante, ma è una realtà che già esiste. Poi, quanto tempo ci vorrà perché il prodotto possa essere utilizzato, dipende da molti aspetti. Sono processi lunghi".

Nessuna novità, invece, sul fronte Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli: finanziaria che controlla Fca, Cnh Industrial e Ferrari, e di cui lo stesso Elkann è presidente.

Circa la possibilità che Exor possa entrare nel capitale di Eataly, Monclair e Tecnogym, il nipote dell'Avvocato ha sottolineato che "sono tre esempi virtuosi di fantastiche società, guidate da fantastici imprenditori". Ma "ad oggi non ci sono discorsi aperti".
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