Alla vigilia dell'avvio ufficiale dell'iter per la Brexit, i mercati azionari europei hanno archiviato la seduta di Borsa senza accusare grandi scossoni, nonostante permangano timori sullo svolgimento dei negoziati.

Tutti i principali listini hanno così chiuso in progresso: Parigi (+0,57%), Londra (+0,68%), Milano (+1,02%) e Francoforte (+1,28%).

I guadagni di Piazza Affari sono stati trainati soprattutto dai titoli petroliferi. In testa Tenaris (+7,7%), dopo le dichiarazioni del numero uno dell'azienda Paolo Rocca, che all'Energy Conference di New Orleans ha detto di aspettarsi, circa il mercato dei tubi, una crescita della domanda globale pari al 37%.

Su questo fronte (con il greggio di Wti balzato a 48,6 dollari), l'ottimismo ha investito anche Saipem, in rialzo del 6,4%. Eni, invece, è avanzata "solo" dello 0,53%.

Ci sono stati poi forti progressi da parte di Fca (+2,9%), in reazione alla notizia dell'investimento Ford da 1,2 miliardi di dollari in tre stabilimenti del Michigan. Mentre continua la corsa di Ferrari (oggi a +1,5%).

Gli acquisti hanno premiato anche Moncler (+2,2%), che tocca i massimi storici dopo la promozione ricevuta da Hsbc (target price da 20 a 23 euro).

Giornata tutto sommato tranquilla per il settore bancario, dove salgono UniCredit (+1,69%), Ubi (+1,39%), Banco Bpm (+0,67%), Bper (+0,62%) e Intesa Sanpaolo (+0,32%).

Quanto ai segni meno, si evidenzia il titolo Buzzi Unicem (-1,75%), che subisce le prese di profitto degli investitori. Male anche Recordati, scivolata dello 0,90% in seguito al report di Goldman Sachs che ha tagliato a "sell" il giudizio sulle azioni.

Sotta la parità anche Terna (-0,69%), Poste Italiane (-0,32%) e Ferragamo (-0,22%).

Per quel che riguarda i titoli di Stato, si riduce di due punti base lo spread tra Btp e Bund, terminato a quota 176. Il rendimento dei decennali tedeschi è allo 0,38%; quello degli italiani al 2,14%.
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