Il mancato rispetto dell'accordo tra Vivendi e Mediaset sulla pay tv Premium? Sui conti del gruppo di Cologno Monzese ha avuto un impatto vicino a 100 milioni di euro.

Lo ha affermato lo stesso vicepresidente e ad del Biscione, Pier Silvio Berlusconi, senza mezzi termini: "L'affaire Mediaset-Vivendi ci ha dato una mazzata".

Tra le due società c'era un'intesa per la cessione di Premium ai francesi, con contestuale scambio azionario. Ma il ritiro del colosso media d'Oltralpe ha poi scatenato una battaglia giunta nelle aule di tribunale, specie dopo che la società guidata da Vincent Bolloré è salita quasi al 30% del capitale di Mediaset.

Il manager smentisce però qualsiasi tipo di negoziato. "Non c'è nessuna trattativa, siamo per vie legali. Abbiamo subito un danno gravissimo che va riconosciuto e risarcito", ha infatti osservato Berlusconi. "Noi andiamo avanti per la nostra strada".

Quanto alla citata "mazzata", ha inoltre spiegato che non parla di "perdite", ma di peggioramento dei conti.

In particolare, l'impatto è dovuto a più fattori: dalla copertura sul valore delle azioni ("perché c'era lo scambio azionario") al "periodo di interim management di Premium in cui hanno fatto comprare e fare accordi che non avremmo fatto", fino al rallentamento della politica commerciale.

Intanto, sulla vicenda sta vigilando anche l'Agcom, visto che Vivendi – oltre ad avere il 30% di Mediaset – è anche primo azionista di Telecom Italia. La pronuncia del Garante arriverà entro il 21 aprile, quindi nei tempi prestabiliti, senza bisogno di ricorrere ai 60 giorni di proroga.
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