Il reddito medio dei lavoratori dipendenti italiani ammonta a 20.660 euro, quello dei sardi e dei siciliani si ferma a 16.490.

Lo certificano i dati diffusi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze sulla base delle dichiarazioni presentate nel 2016 sui redditi del 2015.

L'Isola non cresce e perde competitività anche in Europa a causa di bassa qualità delle istituzioni e del governo, infrastrutture quasi inaccettabili, livello di istruzione lontano dalle medie dei Paesi più sviluppati. Non c’è da stupirsi che la Sardegna abbia perso altri sei posti nella classifica della competitività delle regioni europee. L’Isola vista da Bruxelles non va oltre il 228° posto su 263. Era al 222° nel 2013. E oltre agli indicatori statistici come l’efficienza o l’innovazione, in cui la nostra Regione non eccelle, a preoccupare è anche il Pil.

Il prodotto interno lordo pro capite è sceso al 74 per cento della media europea, condizione che ci potrebbe far rientrare nel gruppo delle regioni dell’Obiettivo 1, il programma europeo che dedica importanti finanziamenti allo sviluppo strutturale. "Sappiamo bene che la competitività della Sardegna è molto bassa, è una condizione strutturale che permane da decenni e stiamo lavorando per migliorarla", commenta il vicepresidente della Giunta regionale Raffaele Paci.

Le dichiarazioni riguardano 40,8 milioni di contribuenti, per un reddito complessivo dichiarato di circa 833 miliardi. A livello territoriale, la Regione più ricca è la Lombardia (24.520 euro), seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (22.860 euro), mentre la Calabria presenta il reddito medio più basso (14.780 euro).

Il reddito per regioni
Il reddito per regioni
Il reddito per regioni

Secondo i dati diffusi dal Mef, relativi alle dichiarazioni dei redditi Irpef per l'anno d'imposta 2015, il 45% dei contribuenti si colloca nella classe di reddito fino a 15.000 euro e dichiara solo il 4,5% dell'Imposta sui redditi

A livello nazionale i pensionati si fermano a 16.870 euro; i lavoratori autonomi raggiungono i 38.290 euro.

Il numero di contribuenti in Sardegna
Il numero di contribuenti in Sardegna
Il numero di contribuenti in Sardegna

IL BONUS DA RESTITUIRE - Tra gli 11,9 milioni di soggetti che avevano ottenuto il bonus Irpef da 80 euro dal datore di lavoro, circa 966.000 hanno dovuto restituire integralmente il bonus in sede di dichiarazione, mentre 765.000 soggetti hanno dovuto restituire solo una parte del bonus ricevuto. Lo riferisce il Mef, sottolineando che dalle dichiarazioni 2016 risulta che il numero dei soggetti aventi diritto al bonus Irpef di 80 euro è di circa 11,2 milioni, per un ammontare totale di circa 9 miliardi di euro e una cifra media di 800 euro. Per quanto riguarda i contribuenti che hanno dovuto restituire il bonus, il Mef sottolinea che "si tratta di contribuenti titolari di ulteriori redditi rispetto a quelli presi in considerazione dal sostituto d'imposta, che li hanno portati a superare la soglia fissata per avere diritto al beneficio, oppure di contribuenti non aventi diritto al bonus perché l'imposta dovuta è risultata inferiore alle detrazioni per lavoro dipendente".

ADDIZIONALI REGIONALI, SARDEGNA IN CODA - Continuano a salire le addizionali: quella regionale ammonta nel 2015 a circa 11,8 miliardi di euro (+4,1% rispetto al 2014). L'addizionale regionale media è pari a 400 euro (380 euro nel 2014). I valori più alti si registrano nel Lazio (620 euro), seguito dal Piemonte (510 euro), i più bassi a Bolzano (230 euro) seguita dalle regioni Basilicata e Sardegna

(entrambe a 270 euro). L'addizionale comunale ammonta invece complessivamente a 4,7 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto al 2014, con un importo medio pari a 180 euro, che varia dal valore massimo di 250 euro nel Lazio, al valore minimo di 60 euro nella Provincia autonoma di Bolzano.
© Riproduzione riservata