Sostenuta da beni alimentari ed energetici, l'inflazione corre a febbraio e mostra un'accelerazione che non si vedeva da quattro anni

Dopo il +1% segnato a gennaio su base annua, i dati provvisori dell'Istat registrano a febbraio un ulteriore aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell'1,5% sui dodici mesi.

I numeri sono superiori alle attese e si avvicinano all'incremento realizzato a marzo 2013 (+1,6%). Ma se si escludono alimentari ed energia il livello cresce di un solo decimale di punto, passando allo 0,6% dallo 0,5% del mese prima.

La ripresa dei prezzi, pur allontanando lo spettro della deflazione, si traduce però in un maggior costo per le famiglie.

Secondo i calcoli del Codacons, il balzo dell'inflazione a febbraio comporta per la famiglia-tipo un aumento di spesa pari a 450 euro su base annua, perché "l'incremento è dovuto unicamente all'abnorme crescita degli alimentari (+8,8% su anno) spinta dal maltempo del mese scorso, e soprattutto dalla corsa senza freni dei beni energetici (+12,1%)".

Da parte sua, la Coldiretti sottolinea invece l'aumento del 37,3% sui prezzi dei vegetali freschi e del 9,4% su quelli della frutta, rispetto a febbraio 2015.
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