La trattativa per il rinnovo del contratto dei 6500 dipendenti regionali entra nella fase conclusiva. La Giunta regionale, infatti, ha approvato gli indirizzi destinati al Comitato per la rappresentanza negoziale (Coran) che adesso avvierà il confronto con le organizzazioni sindacali. «Un passaggio fondamentale», spiega Luciano Melis, segretario regionale del Sadirs, il sindacato autonomo dei dipendenti della Regione Sardegna. «Entro marzo dovremmo definire la parte economica. Più in là, invece, discuteremo il rinnovo degli aspetti normativi». «Dal momento che veniamo da sette anni di blocco dei contratti, ora il nostro obiettivo è fare entro marzo un accordo stralcio per la parte economica», come già accaduto in altre due regioni a Statuto speciale (Trentino e Friuli), «in modo da dare nell'immediato una risposta ai dipendenti regionali», aggiunge Giampaolo Spanu segretario della Uil-Fpl comparto Regione.

Si parla di un aumento di 90 euro lordi per stipendi che vanno da circa 1400 euro lordi per un usciere ei 2650 per un funzionario laureato, passando per i 2100 di un impiegato diplomato.

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