Il 2016 del commercio estero italiano si chiude con un saldo positivo ai massimi storici.

Secondo i dati Istat, le esportazioni sono infatti aumentate dell'1,1% in valore (a 417 miliardi di euro) e dell'1,2% in volume, portando l'avanzo commerciale al livello record di 51,6 miliardi di euro. Al netto dell'energia, il surplus commerciale sarebbe pari a 78 miliardi.

Si tratta del livello più alto da almeno 25 anni, cioè da quando vengono calcolate le serie storiche (1991). Mentre le importazioni registrano dati misti, con un calo dell’1,4% in valore (ma +1,5% al netto dell'energia) e una crescita del 3,1% in volume.

La forte espansione dell'export è dovuta quasi interamente ai Paesi Ue (+3%). Ed è stata rilevata anche nel solo dicembre, quando le esportazioni sono balzate del 2,3% su mese e del 5,7% su anno.

Sempre nell'ultimo mese del 2016, l'avanzo commerciale è salito a 5,8 miliardi di euro (dai 5,6 miliardi del dicembre 2015).

A livello settoriale, la crescita delle esportazioni nel 2016 è guidata da articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+6,8%), autoveicoli (+6,3%), altri mezzi di trasporto (+4,6%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,2%).

I mercati di sbocco più dinamici risultano Giappone (+9,6%), Cina e Repubblica Ceca (entrambe +6,4%), Spagna (+6,1%) e Germania (+3,8%).
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