Nel 2016 il Pil italiano è aumentato in termini grezzi dello 0,9% rispetto al 2015. Corretta per gli effetti di calendario, la variazione annua è invece pari all'1% (perché nel 2016 vi sono state due giornate lavorative in meno rispetto al 2015).

È quanto emerge dalle stime preliminari diffuse dall'Istat, che correggono in positivo il dato pubblicato a novembre, quando si era previsto un rialzo del Pil (in termini grezzi) dello 0,8%.

Le nuove previsioni si avvicinano dunque a quelle della Commissione europea, che vede la crescita italiana 2017 allo 0,9%, ma che ha anche alzato allo 0,9% l'aumento del 2016.

Nel quarto trimestre dello scorso anno – rileva dunque l'Istat - il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è cresciuto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (che ha avuto tre giornate lavorative in più) e dell'1,1% in confronto al quarto trimestre del 2015 (due giornate in più).

La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei settori dell'industria e dei servizi e di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura.

Nello stesso periodo – comunica poi l'Istituto - il Pil è aumentato in termini congiunturali (cioè rispetto al trimestre precedente) dello 0,5% negli Usa, dello 0,6% nel Regno Unito e dello 0,4% in Francia.

In termini tendenziali (quindi in confronto all'ultimo trimestre del 2015), la crescita è stata del 2,2% nel Regno Unito, dell'1,9% negli Usa e dell'1,1% in Francia.
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