La Commissione europea conferma le stime di crescita dell'Italia e giudica positivamente l'impegno di correggere la traiettoria dei conti pubblici entro il prossimo aprile.

Secondo Bruxelles, si prevede che il Prodotto interno lordo italiano salga in termini reali dello 0,9% nel 2017, "principalmente come risultato del supporto della politica monetaria e dell'attesa accelerazione della domanda globale". La crescita nel 2018 è invece stimata al +1,1%, "sostenuta dagli sviluppi della domanda interna ed esterna". Si tratta delle previsioni più basse di tutta l'Unione.

Nel rapporto pubblicato oggi, l'esecutivo comunitario scrive che "l'incertezza politica e il risanamento lento del settore bancario rappresentano un rischio per la crescita economica".

E rivede quindi leggermente al rialzo le stime di debito pubblico del nostro Paese, che dovrebbe arrivare al 133,3% del Pil nel 2017 ("in parte a causa delle risorse addizionali prenotate per il sostegno pubblico al settore bancario e agli investitori retail"), per poi attestarsi al 133,2% nel 2018.

Circa la manovra correttiva richiesta a Roma, la Commissione "prende nota positivamente del pubblico impegno preso dal governo di adottare misure di bilancio aggiuntive pari allo 0,2% del Pil entro il mese di aprile 2017".

Come ha evidenziato il commissario agli Affari Economici e Finanziari Pierre Moscovici, Bruxelles non ha inviato "alcun ultimatum" al governo italiano sulla correzione dei conti, ma "sono in corso discussioni in un clima molto costruttivo e positivo".

"Lasciatemi sottolineare, avendo visto la stampa negli ultimi giorni – ha detto Moscovici - che noi naturalmente incoraggiamo il governo ad adottare queste misure il più presto possibile".
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