La Commissione europea ha inviato all'Italia la richiesta di aggiustamento dei conti pubblici.

La lettera è ora all'attenzione degli uffici del ministero dell'Economia, per le valutazioni.

Secondo l'organo esecutivo della Ue, lo scostamento che andrebbe corretto "è stimato in due decimi di punto di Pil", spiegano alcune fonti del Mef. Aggiungendo che "siamo in contatto con la Commissione e faremo le valutazioni del caso. Se, come e quando intervenire verrà deciso dal governo nei prossimi giorni".

La correzione dello 0,2% del Pil equivale a circa 3,4 miliardi di euro.

Poco prima, a Strasburgo la portavoce capo della Commissione, Margaritis Schinas – confermando l'invio della lettera - aveva precisato che quest'ultima "fa parte del dialogo in corso con le autorità italiane" e "va vista in quel contesto".

Il documento fa seguito alla trattativa tra Roma e Bruxelles sulle cifre e sui tempi per l'aggiustamento del deficit strutturale (rapporto debito/Pil). Il governo italiano ha tempo fino all'inizio di febbraio per dare risposta e presentare eventuali misure di bilancio integrative.

Il primo febbraio saranno infatti pubblicate le nuove previsioni sull'andamento dei conti dei Paesi dell'Eurozona.
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