La valorizzazione dei vitigni locali, da quelli più diffusi a quelli minori o il loro possibile recupero, con importanti ricadute economiche e strategiche per il comparto vitivinicolo sardo è la missione della cantina sperimentale di Agris.

"Si occupa delle microvinificazioni, ovvero vinificazioni eseguite su piccole quantità di uve da 10 sino a 15 chili per per tipologia", dice Onofrio Graviano, responsabile Agris dell’impianto di Villasor.

"Lo scopo è quello di trasformare le uve in un prodotto finale che poi sarà sottoposto a tutte le verifiche analitiche e sensoriali per testare la rispondenza qualitativa".

Sino a circa otto fa, una trentina di aziende sarde si sono servite di questa importante struttura regionale. Dal 2008, da quando la Regione ha modificato la politiche dei suoi enti di ricerca, l’attività della cantina di Agris, come anche quella del Centro di spumantizzazione, è cessata.

Annessa alla cantina anche un impianto di imbottigliamento.

Nelle quattro celle avviene il controllo delle temperature e una volta conclusa la fermentazione avvengono le varie fasi si affinamento dei vini ottenuti sino alla conservazione e all’imbottigliamento finale, dopo le verifiche qualitative attraverso le analisi chimico finisce e le valutazioni sensoriali».
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