I canoni d'affitto dei negozi in Sardegna continuano la corsa al ribasso. La crisi del commercio ha lasciato in tutta l'Isola un lungo strascico di serrande abbassate e i proprietari, non senza qualche tentennamento, sono stati costretti ad ridurre gli importi delle locazioni per non restare con i locali vuoti. Un crollo stimato negli ultimi sei anni tra il 20 e il 30%. Va addirittura peggio nel resto d'Italia dove l'ufficio studi del franchising immobiliare Solo Affitti ha registrato un calo medio dei prezzi del 30% con punte del -44% raggiunte a Genova.

«A Cagliari la flessione degli affitti sta sfiorando -20% rispetto a qualche anno fa», dice Marco Spanu, responsabile della filiale di Solo Affitti nel capoluogo, «la moria di attività commerciali, anche nelle vie più centrali dello shopping, è un segnale inequivocabile e sta convincendo i titolari degli immobili a locarli a prezzi più abbordabili. In molti hanno chiesto anche 200-300 euro in meno al mese pur di trovare un inquilino».

E a volte non bastano neanche tariffe più ragionevoli. «Gli affitti commerciali non godono di alcun incentivo fiscale, pagano registro di bollo e tasse salate», prosegue Spanu, «tutto cambierebbe se si estendesse anche ai negozi l'aliquota massima del 21% applicata con il regime della cedolare secca valido solo per le abitazioni».
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