Nella Penisola è un settore monopolizzato dagli stranieri: lavoratori domestici e badanti in arrivo dall'estero rappresentano il 76 per cento del totale. In Sardegna le proporzioni sono ribaltate: tra colf e assistenti, otto su dieci sono italiane, quasi sempre sarde, secondo i dati raccolti dall'Inps.

Non solo: mentre nel resto d'Italia il numero dei collaboratori domestici diminuisce (del 2,2 per cento) nell'Isola aumenta, sia pure di poco (0,3 per cento). Effetti collaterali della crisi e dell'alto tasso di disoccupazione, che suggeriscono di non andare troppo per il sottile.

«Questo dato dimostra ancora una volta come l'alto indice di vecchiaia e le carenze nelle strutture pubbliche, oltre alla povertà e alla mancanza di altri tipi di lavoro, determinino una crescita del numero dei lavoratori domestici nell'Isola e nella nostra provincia», dice Fabrizio Carta, presidente del comitato provinciale dell'Inps di Cagliari.
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