Turno H24, sette giorni su sette. Per la prima volta in Sardegna un esercizio commerciale sarà aperto al pubblico senza sosta. È il caso dell'ipermercato Carrefour di Quartu Sant'Elena: dal 4 luglio, infatti, alzerà le serrande per abbassarle due mesi dopo. Una strategia, per il momento solo estiva, che ripercorre la strada già battuta nel resto d'Italia da altre filiali della stessa catena, e ha fatto però infuriare i sindacati, pronti alle barricate contro l'esordio nell'Isola di un servizio non-stop.

«In Sardegna manca questo tipo di servizio», assicura Marco Pacifico, direttore del punto vendita, «l'orario continuato sarà sperimentato per i due mesi estivi, ma non si rivolge solo ai turisti. Esiste una comunità intera a cui ci indirizziamo che vive e lavora di notte».

Cibo e bevande da acquistare anche alle quattro del mattino. Ma a quale prezzo per la vita dei lavoratori Carrefour? Se lo è chiesto Cristiano Ardau, segretario regionale UilTucs: «Il nuovo orario è uno scandalo e sarà un flop - taglia corto - non avrà alcuna ricaduta positiva sul fatturato, sull'occupazione e non garantirà neppure aumenti salariali consistenti. Il fatto che sia stato sperimentato non significa sia un modello a cui ispirarsi, ma uno strumento per stravolgere la vita dei dipendenti, costretti a turni massacranti».

Giuseppe Atzori, leader regionale della Cisl-Fisascat, prevede già gli esiti di questa piccola grande rivoluzione: «Se fosse accompagnata da un incremento di personale e retribuzioni, potrebbe essere una soluzione positiva, ma così non sarà. L'azienda utilizzerà invece l'organico esistente, da flessibilizzare ulteriormente, facendo poi affidamento all'assunzione di interinali».

Pacifico conferma, ma precisa: «L'apertura notturna non stravolgerà la gestione del personale, saranno tutte prestazioni volontarie e incentivate secondo i termini di legge, nessuno sarà costretto a inserirsi nei turni notturni e il numero di nuove assunzioni sarà funzionale al servizio efficiente che vorremo offrire».

Ed è proprio la legge a scontentare i sindacati. «L'azienda si muove secondo le norme», ammette Atzori, «ma non dimentichiamo che da mesi chiediamo il rinnovo del contratto nazionale proprio per far fronte a queste nuove vertenze. Rinnovo respinto dai rappresentanti della Grande Distribuzione, soddisfatti ovviamente del regime di non regolamentazione esistente».

Simona Fanzecco, della Cgil-Filcams, mette su tavolo anche la questione sicurezza per i dipendenti in servizio nel cuore della notte e ribadisce l'inutilità dell'operazione. «Non abbiamo un territorio che necessita di servizi aggiuntivi. Si crea tuttavia un precedente pericoloso che dobbiamo contrastare con ogni mezzo possibile, anche con l'aiuto delle istituzioni». «Non siamo un'eccezione», ricorda Pacifico, «il sindaco Delunas ha da tempo dato l'ok alle aperture 24 ore su 24. Il nostro ipermercato sta solo seguendo a ruota un'intenzione già manifestata dall'amministrazione». Ed è proprio al primo cittadino quartese che i sindacati, intenzionati a non cedere di un solo millimetro, voglio appellarsi: «Siamo pronti a tutto - afferma Ardau - abbiamo in programma un incontro con il sindaco e uno sciopero che stronchi sul nascere il primo caso di apertura H24 in Sardegna».

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