È arrivato il tempo di un tagliando per il Jobs Act e riguarderà in primo luogo l’uso dei voucher, i buoni che servono per pagare a ore i lavoratori.

Dopo vari moniti sul loro potenziale utilizzo irregolare - l’ultimo lanciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - il Governo affronterà la questione nel consiglio dei Ministri di questo pomeriggio.

Gli interventi su cui si dovrà discutere cercheranno di renderli completamente tracciabili e di ridurre al minimo la possibilità di un loro uso irregolare per coprire lavoro nero o lavoratori dipendenti.

COSA PREVEDONO LE NUOVE REGOLE - La novità fondamentale si concentrerà sul lasso di tempo entro il quale il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare l’utilizzo del buono stesso.

La normativa precedente prevedeva 30 giorni successivi all'utilizzo; adesso, invece, almeno un’ora prima della prestazione.

COSA COMUNICARE E LE SANZIONI- Le modalità di trasmissione all’Ispettorato del lavoro saranno due: per via telematica o via sms.

In quell’occasione il datore dovrà fornire le generalità del lavoratore, il suo codice fiscale, la data, il luogo e la durata della collaborazione.

Chi non dovesse rispettare le nuove regole rischia sanzioni dai 400 ai 2.400 euro.

L’OBIETTIVO DEL GOVERNO - Quello a cui mira il Governo è evitare che i buoni vengano utilizzati per coprire il lavoro nero.

Molto spesso, infatti, i datori li attivano solo nel momento in cui il lavoratore è vittima di un incidente.

In questo modo l’assicurazione sul lavoro copre i rischi di sanzioni e risarcisce la vittima.

Ma la finalità ultima della normativa - rendere flessibile e legale il lavoro per i prestatori di opera occasionali - viene meno.

Basti pensare agli studenti che si offrono come baristi per arrotondare o chi si dedica alla vendemmia, per non parlare dei collaboratori domestici.

IL BOOM DEI VOUCHER E I TETTI - Il fenomeno non è trascurabile. Nel 2013 erano stati comprati, secondo un report del ministero del Lavoro, 41milioni di voucher, nel 2014 l’incremento era stato vicino al 70% con quasi 70 milioni di buoni venduti.

Ma nel 2015 ne sono stati acquistati 115 milioni. Un boom impressionante che ha fatto appunto pensare a un uso improprio di questo mezzo di pagamento per i lavori ausiliari.

Per la normativa vigente i datori non potranno dare più di 2mila euro in voucher allo stesso soggetto il quale li potrà utilizzare per un guadagno annuo non superiore a 7mila euro.

Il Governo non crede di intervenire su questo aspetto anche se il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha detto che per lui la partita non è chiusa.

LE NORME E I CONTROLLI - Qualsiasi sia la “stretta” normativa sul loro uso, credere che funzioni automaticamente sarà come credere che i delinquenti smettano di rubare perché è vietato dalla legge.

Uno strumento di flessibilità sul lavoro è anche un'opportunità di legalità che va tutelata.

Con queste nuove regole, eventuali controlli saranno più efficaci. Spetta allo Stato effettuarli e far sì che le regole valgano per tutti.

Edoardo Garibaldi
© Riproduzione riservata