Alzare la testa si può ma a patto che si possa uscire dalle sabbie mobili dei problemi atavici della Sardegna. I dati, contenuti nel ventitreesimo rapporto Crenos, presentato questa mattina a Cagliari, evidenziano una situazione altalenante in cui i segnali di ripresa sono frenati da problemi radicati nel tessuto sociale e geografico. Una Sardegna che migliora, rispetto al Mezzogiorno, il suo Pil e che trova segnali incoraggianti sul versante del lavoro e sul turismo deve fare i conti con un tasso di istruzione ancora molto basso rispetto alla media italiana ed europea e con un sistema produttivo formato soprattutto da piccole realtà, spesso incapaci di affrontare mercati internazionali. Rimane il grosso problema della spesa sanitaria ben al di sopra della media nazionale così come l'aumento della spesa farmaceutica. Il presidente Pigliaru, dopo aver annunciato "un Master Plan specifico per le zone interne", ha ripercorso tutti gli interventi fatti per "cercare di uscire dal piccolo e aumentare la nostra produttività". A breve Renzi verrà a firmare il Patto per la Sardegna: "Avremo risposte su continuità territoriale, trasporto su ferro ed energia".
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