I grandi della Terra riuniti nella penisola giapponese di Ise-Shima dove è cominciato il G7, sigla che indica il Gruppo dei sette.

I temi all’ordine del giorno spaziano dall’economia all’ambiente, ma di sfondo rimane l’incertezza per il mondo che verrà.

“La comunità internazionale - ha detto il primo ministro giapponese Shinzo Abe nel suo discorso di presentazione della presidenza - dovrà fronteggiare numerose sfide. Un rallentamento della crescita mondiale, il terrorismo, i rifugiati, l’uso della forza per cambiare lo status quo. Queste sono le sfide che minacciano la pace e la stabilità del mondo intero”.

POLITICA ESTERA - Il presidente di turno del G7, Shinzo Abe, ha deciso di inserire come principio quello della dignità dell’uomo e lo Stato di diritto.

A livello pratico parleranno della minaccia del terrorismo, della Corea del Nord, dell’Ucraina e del Medio oriente.

Non interloquire con la Russia di Putin non è cosa indifferente: ignorare quale sia il suo impegno sul suolo siriano, il suo appoggio al presidente Bashar al-Assad, non è nello spirito dei capi di Stato e di governo.

Sicuramente, su questo punto, non si arriverà a una svolta fondamentale. Ma si parlerà anche di altro.

ECONOMIA E TERRORISMO - Dopo il G7 dei ministri delle Finanze, quello che si è tenuto lo scorso venerdì, è stato elaborato un documento sul contrasto al terrorismo limitando la sua capacità di finanziamento.

I capi di Stato e di governo si concentreranno sull’incertezza del futuro dell’economia mondiale.

Il Fondo monetario internazionale ha reso noti dei dati non molto tranquillizzanti per l’economia del globo: nel 2016 crescerà del 3,1%, solo 0,1% sopra la soglia di allarme.

CLIMA E SOSTENIBILITÀ - Sulla base dei lavori del COP21 di Parigi, la conferenza sul clima che ha dichiarato guerra al surriscaldamento terrestre, i grandi del mondo si concentreranno sulle possibili vie per salvaguardare il pianeta.

Anche le infrastrutture fanno parte della sostenibilità nel lungo periodo dell’azione umana per la Terra.

Shinzo Abe chiederà ai Paesi partecipanti di dare il proprio contributo di idee per rendere il mondo più vivibile domani.

SALUTE E COPERTURA SANITARIA UNIVERSALE - Dalla caduta del muro di Berlino a oggi la mortalità infantile, soprattutto nei Paesi africani, si è ridotta drasticamente.

In Italia si parla molto dell’opportunità dei vaccini contro il morbillo e altre malattie.

Per l’Unicef, l’agenzia delle Nazioni Unite per la protezione dell’infanzia, dal 2000 al 2010 grazie a 700 milioni di vaccini sono stati salvati 4,3 milioni di bambini dal morbillo.

Ma i leader affronteranno anche il problema delle malattie che sorgono con quando i bambini crescono. L’obiettivo è quello di fornire una copertura sanitaria universale.

DAL G6 AL G7, PASSANDO PER ILG8 - Il forum politico dei grandi del pianeta ha avuto nel tempo differenti formazioni.

I leader mondiali, all’epoca sei, hanno cominciato a incontrarsi nel 1975, in Francia.

Nell'edizione successiva si è aggiunto il Canada, trasformando il G6 in G7.

Dopo la caduta dell’Unione sovietica, nel 1997 la Russia ha preso parte al meeting che è diventato così il summit del "Gruppo degli otto".

Ma dopo l’annessione della Crimea del 2014, la penisola Ucraina che affaccia sul Mar Nero, la Russia guidata da Vladimir Putin è stata sospesa; infatti, non partecipa alle riunioni. Ma con quali conseguenze?

Edoardo Garibaldi
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