Nuova sfida internazionale per i vini della Sardegna, freschi di riconoscimenti e premi conquistati al Vinitaly 2016, la rassegna veronese mandato in archivio una quindicina di giorni fa.

Da venerdì 29 sino a domenica primo maggio, 82 etichette sarde saranno chiamate a un nuovo importante confronto: il Concorso mondiale di Bruxelles, tra le più importanti competizioni internazionali dedicate al vino, giunta quest’anno alla sua 22 edizione.

In gara complessivamente 8.750 bottiglie provenienti da 45 nazioni. Sono invece 1.329 i campioni presentati dalle cantine italiane, e fra queste 82 arrivano dalla Sardegna. La kermesse, nata nel 1994 è diventata itinerante dal 2006 approdando lo scorso anno in Italia, a Jesolo. Per questa edizione la sede prescelta invece è la cittadina bulgara di Plovdiv. L’antico centro, eletto Capitale europea della cultura per il 2019, sarà così il teatro di un programma ricco di degustazioni, visite, laboratori e seminari di approfondimento.

«Il Concorso di Bruxelles è un appuntamento importante per la cantine sarde – spiega il sommelier Roberto Dessanti, presidente dell’Ais Sardegna, «perché apprezzato e attendibile nei risultati. Ai nostri vini fa solo bene un confronto di questa levatura. Ma va anche precisato – conclude Dessanti – che i premi, per quanto di altissimo livello, non sono sufficienti per sostenere il mercato. Servono altre iniziative strategiche, finalizzate a valorizzare, promuovere e raccontare meglio al mercato estero i vini della Sardegna>.
© Riproduzione riservata