Spread a 145 punti, Borse europee e Wall Street ancora in calo.

Non c'è pace per le Borsa di Milano, che dall'inizio del 2016 ha perso oltre il 23% e anche oggi mette a segno una chiusura da panic selling, cedendo il 3,2% a 15.913 punti (minimi luglio 2013).

Ancora in picchiata il comparto bancario, sia in Europa - Deutsche Bank -4% - che a Milano, dove le banche popolari sono le peggiori del Ftse Mib: Ubi Banca cede l'8,8% a 3,14 euro e sono in rosso Banco Popolare (-8,6%), Bpm (-8,3%), Unicredit (-7,9%) e Intesa Sp (-6,2%).

Anche Ferrari è tra i titoli peggiori e perde il 5,9%.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi chiude a 145 punti dopo aver toccato un massimo di 155 punti; il petrolio a New York è di nuovo in calo e si mantiene sul valore di circa 29,1 dollari al barile registrato alla chiusura di ieri.

Le preoccupazioni circa il rallentamento dell'economia globale e la debolezza del settore bancario sono ancora dirompenti: Francoforte chiude in ribasso dell'1,11%; Londra dell'1%.

Male gli scambi anche a Parigi (-1,68%) e a Madrid (-2,4%).

È in calo Wall Street, dove il Dow segna -0,48% e il Nasdaq -0,32%.

L'indice Stoxx Europe 600 Banks ha lasciato sul terreno oltre il 4% e per le banche italiane è un'altra seduta da dimenticare: Mps oggi perde 'solo' il 3,08%, Banca Carige il 10,5%.

Mediobanca lascia sul terreno il 5,6%.

Le vendite non risparmiano nemmeno il lusso (Tod's -4,7%) e il settore industriale (Finmeccanica cede il 3,2%). In controtendenza Telecom Italia, che guadagna a fine seduta il 3,5% a 0,87 euro. In rialzo anche Campari (+1,56%) e Mediaset (+1,3%).
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