Cinquanta milioni di euro sono stati utilizzati per rinnovare in chiave green il sistema di illuminazione pubblica in 297 Comuni (su 377), consentendo meno emissioni di Co2 per circa 15 mila tonnellate ogni anno, altri quaranta invece per l'efficientamento energetico degli edifici pubblici.

E ancora, nel biennio 2013-2014 la Regione ha investito 9 milioni di euro per gli acquisti verdi (tra cancelleria, elettronica, trasporti, servizi energetici e gestione degli edifici).

Sono questi alcuni esempi virtuosi di investimenti pubblici "green" effettuati dalla Regione dal 2009 a oggi e illustrati questa mattina a Cagliari in occasione di SardegnaCompraVerde, il forum regionale degli acquisti ecologici dedicato al Green pubblic procurement (gpp), ovvero quell'approccio in base al quale le pubbliche amministrazioni integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto.

La Sardegna con la presentazione del Papers, nel 2009, il piano regionale di acquisti pubblici ecologici, è la prima regione in Italia ad aver fatto una programmazione sugli acquisti verdi.

"Fare investimenti sugli acquisti pubblici ecologici significa per le pubbliche amministrazioni ottenere maggiore efficienza e risparmio - spiega Donatella Spano, assessore regionale all’Ambiente -. Non solo. “Significa anche investire in economie verdi e nella creazione di nuove opportunità di lavoro green, oltre che dare impulso all'innovazione sia nella progettazione e realizzazione dei beni e servizi che nelle modalità di acquisto".

La scelta "green" da parte degli enti pubblici è in crescita nell'Isola dal 2009 a oggi. Sono i dati a dirlo: tutti, tra enti e agenzie regionali, hanno partecipato ad azioni di formazione e informazione sugli acquisti verdi, il 67% di questi ha effettuato acquisti verdi, il 20% ha adottato una delibera o un atto di indirizzo con cui ci si impegna sia a razionalizzare acquisti e consumi e a incrementare la qualità ambientale delle proprie forniture e affidamenti.
© Riproduzione riservata