Slitta di almeno due mesi la decisione della Commissione europea per la Concorrenza sui provvedimenti energetici studiati dal Governo per il caso Alcoa.

Dopo la richiesta di chiarimenti fatta da Bruxelles il 7 luglio, a cui il Governo ha risposto il 14, la Commissione ha prorogato di altri 60 giorni i termini per chiudere il confronto su un dossier sempre più delicato.

I provvedimenti studiati dall'Italia interessano le fabbriche energie di Sardegna e Sicilia, ma è chiaro che a Portovesme tutte le attenzioni sono puntate sulla vertenza Alcoa. Senza una pronuncia positiva di Bruxelles, le trattative con la Glencore andrebbero a rotoli.

Mentre al presidio dei lavoratori, allestito da più di un anno davanti alla fabbrica ferma, tutti attendevano la convocazione dell'incontro al Ministero dello Sviluppo, promessa per la fine di luglio, arriva l'ennesima doccia fredda. Per la risposta europea bisognerà attendere altri 60 giorni.

Antonella Pani
© Riproduzione riservata