Vita più lunga, pensione più magra. Dall'1 gennaio 2016 gli assegni previdenziali saranno più leggeri: è l'effetto dell'adeguamento dei coefficienti di calcolo alla speranza di vita media che continua ad aumentare. In sostanza il principio della nuova norma, contenuta nel decreto del ministero del Lavoro del 22 giugno, è che se si vive di più, si pesa per maggior tempo sulle casse dell'Inps. Il rimedio individuato è semplice: i nuovi pensionati percepiranno meno soldi ogni mese, ma di più nell'arco della “vita previdenziale”.

La nuova regola inciderà su tutti coloro che andranno in pensione il prossimo anno con una quota contributiva quindi per quasi tutti i futuri trattamenti pensionistici con decorrenza dall'1 gennaio 2016 e la minor remunerazione crescerà proporzionalmente all'aumento dell'età anagrafica del neo pensionato.
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