La crisi finanziaria è diventata crisi dei debiti sovrani anche per gli errori di politica economia, perché non si è intervenuti per contenere il debito degli Stati quando si poteva.

Monito che vale per tutti, anche per l'Italia che pur aveva abbassato il suo debito fino al 100% in rapporto al Pil prima del 2007 grazie alla disciplina di bilancio e alle privatizzazioni, ha poi interrotto il percorso virtuoso perché la crisi ha fermato la crescita.

A elencare gli "errori" della crisi da cui trarre insegnamenti per il futuro è il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, in un intervento a braccio al Festival Economia di Trento.

Gli errori, ha sottolineato il numero uno di via Nazionale, "sono stati di tutti", della politica (e dei suoi consiglieri, compresi gi economisti di scuola sia neoliberale che neokeneysiane) ma anche degli operatori finanziari e dei "regolatori, dei supervisori delle banche".

Ma la crisi in Europa si è tradotta in crisi del debito, diventato monstre negli ultimi anni in Italia perché il Pil si è fermato.
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