"Valorizzare i beni pubblici, levarli dal degrado, consentire il loro riutilizzo funzionale e ridurre la spesa per locazioni passive, che in Sardegna si aggira intorno ai 23 milioni di euro".

Per Roberto Reggi, direttore generale dell'Agenzia del Demanio dello Stato, sono le ragioni che hanno ispirato gli accordi presi con gli enti territoriali della Sardegna.

Il patrimonio immobiliare della pubblica amministrazione centrale nell'Isola vale 2 miliardi di euro - su 60 stimati a livello nazionale - cui si aggiungono i 200 miliardi del patrimonio degli enti territoriali.

Nonostante i dati "lo Stato spende ogni anno 915 milioni di euro di locazioni", ha spiegato Reggi, a Sassari per siglare una serie di accordi attraverso cui beni di grande rilievo saranno trasferiti alle amministrazioni locali.

Nella sala Eleonora d'Arborea dell'Università di Sassari ha sottoscritto quattro protocolli d'intesa per la valorizzazione di altrettanti tesori del patrimonio demaniale.

Gli "orti di Garibaldi", a Caprera, sono stati consegnati al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, che ne ha affidato la gestione all'Ente Parco La Maddalena, così da poterli includere nel percorso museale dedicato a Garibaldi.

Accordo anche col Comune di Alghero per la Necropoli di Anghelu Ruju, il più esteso e importante ritrovamento prenuragico della Sardegna settentrionale, che Alghero inserirà nel piano di valorizzazione del complesso monumentale, che comprende il nuraghe Palmavera e la necropoli di Santu Pedru.

Firmato il protocollo con l'Università di Sassari per il restauro conservativo della Biblioteca universitaria e quello con il Comune di Olbia per l'ex caserma della Guardia di Finanza.
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