Il vino italiano si racconta per la prima volta in un'esposizione universale con un Padiglione tutto suo.

A far conoscere al mondo l'eccellenza vitivinicola italiana è il padiglione 'Vino-A taste of Italy', realizzato da Veronafiere, che porta a Expo l'esperienza di una manifestazione con oltre cinquant'anni di storia come Vinitaly.

Nel padiglione il vino è declinato al passato, al presente e al futuro.

A ogni arco temporale corrisponde una lingua, l'italiano per narrare il passato e una tradizione che si è consolidata diventando qualità riconosciuta nel mondo; l'inglese per il presente perché gli Stati Uniti sono oggi il più importante mercato di esportazione; il cinese per il futuro, perché il vino italiano guarda ai mercati emergenti in primis quello cinese per la propria espansione.

"Guardiamo ai mercati emergenti, in particolare alla Cina e all'Asia nel suo complesso - ha detto all'inaugurazione del padiglione il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani -. In questi Paesi l'export italiano rappresenta ancora una percentuale troppo bassa rispetto alle potenzialità del comparto, quindi proprio lì si può crescere molto, con tante azioni non solo di promozione, ma anche di sviluppo di relazioni e di capacità nuove come quella dell'e-commerce".

Il padiglione del vino progettato, dall'architetto Italo Rota, è un viaggio multisensoriale alla scoperta di profumi e sapori, che porta i visitatori anche nei territori dove il vitigno diventa bottiglia.
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