Nasce per scovare eventuali contraffazioni dell'autentico olio extravergine di oliva made in Italy Oliver, un dispositivo sperimentale scova-frodi nei frantoi e nel commercio dell'oro verde presentato dai suoi creatori, gli ingegneri dell'Unità di Elettronica per Sistemi Sensoriali dell'Università Campus Bio-Medico di Roma in occasione del workshop EVOlution: tecnologie al servizio della filiera dell'olio d'oliva, presso l'Università Campus Bio-Medico di Roma.

Il sistema è portatile, precisa il team di ricercatori coordinato da Giorgio Pennazza, e consente un risparmio economico notevole rispetto alle tradizionali tecniche di analisi.

Bastano circa 90 secondi e 4 millilitri di olio per ottenere risultati ottimali.

Inoltre, Oliver può essere adoperato anche da operatori non esperti ed è in grado di percepire che qualcosa non va nel campione analizzato fino a una soglia minima del 5 per cento rispetto al volume totale.

"La difesa delle produzioni italiane di qualità, particolarmente in campo agro-alimentare - ha sottolineato Marco Santonico, uno dei padri di Oliver - è divenuta una priorità a livello nazionale.

L'etichetta "prodotto italiano", infatti, nasconde sempre più frequentemente sofisticazioni anche nocive per la salute, certamente non comparabili alle eccellenze tipiche del nostro Paese».
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