Grazie all’abolizione della componente lavoro dell’Irap nella Penisola le imposte pesano meno, passando dal 63,9% del 2014 al 62,2%. Ma in quasi tutti i grandi centri della Sardegna si registrano valori molto superiori alla media.

La città isolana più tartassata continua ad essere Sassari dove un artigiano o un piccolo imprenditore deve lavorare dal primo gennaio al primo settembre solo per pagare il Fisco.

Paradossalmente la provincia sarda in cui si pagano meno tasse è Carbonia Iglesias che, grazie al suo triste primato di provincia più povera d’Italia, ha ottenuto dallo Stato molte agevolazioni.

I dati sul carico fiscale delle piccole nelle città sarde sono contenuti nel Rapporto 2015 dell’Osservatorio CNA.

LA CLASSIFICA - In Sardegna, dopo Sassari, tredicesima nella graduatoria nazionale con il 67% (+6,7% rispetto al 2011), troviamo Olbia-Tempio al 26esimo posto con una pressione fiscale del 65% (+4,2% rispetto al 2011), Cagliari al 27esimo con il 64,3% (+5,7% rispetto al 2011), Nuoro al 47esimo con una pressione fiscale del 62,5% (+4,9% rispetto al 2011), Oristano al 73esimo posto con una pressione fiscale del 60,5% (+2,9% rispetto al 2011), Iglesias al 97esimo posto con una pressione fiscale del 58,4% (+1,2% rispetto al 2011) e infine Carbonia al 102esimo posto con una pressione fiscale del 57,4% (+1,4% rispetto al 2011).
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