E' la prima volta, dopo tre anni e cinque mesi di blocco totale delle esportazioni. Accade grazie alla deroga speciale sancita dall'intesa tra Ministero della Salute e Regione. E fortemente sostenuta dalla Coldiretti che infatti ha festeggiato il viaggio con un'iniziativa all'area partenze Aeroporto "Mario Mameli" di Cagliari-Elmas con assaggi per tutti i viaggiatori alla presenza del presidente Roberto Moncalvo. Una sorta di anticipazione di quanto avverrà nell'ambito della Esposizione universale, con il "porcheddu" originale che sarà gustato al "Farmer's Inn" di Campagna Amica posto nel roof garden del padiglione della Coldiretti.

Era dall'11 novembre del 2011 che il maialetto sardo - sottolinea la Coldiretti - non varcava i confini dell'isola, quando un decreto dell'Unione europea sospendeva le autorizzazioni all'esportazione di carni suine fresche e insaccate sarde, a causa delle recrudescenza della peste suina africana presente in Sardegna dal lontano 1978.

Sei giorni dopo, il 17 novembre, un documento emanato dal Ministero della Salute, chiarì che tale limitazione "riguarda la macellazione di suini allevati in Sardegna e della lavorazione delle relative carni, nonché della spedizione delle medesime e dei prodotti dalle stesse ottenuti, verso il restante territorio comunitario". "Allevatori, politica e servizio veterinario - continua la Coldiretti - devono lavorare sinergicamente per superare definitivamente l'epidemia. Considerata l'estrema rigidità del protocollo dovuto ai controlli sanitari molto stretti, la deroga per l'Expo rappresenta un momento importante per iniziare un percorso che in breve consenta a tutte le aziende sarde che allevano i suini in modo regolare di poter riprendere respiro con la possibilità di esportare un prodotto molto ricercato e che può consentire di creare nuovi posti di lavoro".
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