In attesa che il Tribunale civile di Tempio Pausania, forse già oggi, sciolga la riserva sulla richiesta di ispezione del procuratore Domenico Fiordalisi, domani mattina a Roma, nella sede del Ministero dello Sviluppo economico, proseguirà la fase due della vertenza Meridiana, quella dell'analisi del nuovo piano industriale, al quale hanno lavorato l'amministratore delegato Richard Cregh ed il suo staff. Un business plan aziendale che prevede sempre dei licenziamenti, anche se questi, per volontà del Governo, dovrebbero esser contenuti rispetto ai 1.634 esuberi ipotizzati dall'ex ad Roberto Scaramella. Vi sarebbe anche la questione degli ammortizzatori sociali, un mix di mobilità e cassa integrazione rivolto agli esuberi, uno strumento in fase di discussione all'interno del tavolo ministeriale, sul quale però sino ad ora non ci sono certezze.

Il piano industriale dovrebbe prevedere il mantenimento, per Meridiana Fly, di due basi a Olbia e Cagliari, e Napoli e Malpensa per Air Italy, quindi dovrebbero venire chiuse quelle di Verona e Firenze. La compagnia aerea starebbe anche lavorando alla continuità territoriale: in ambito sindacale, si parla di probabili accordi commerciali con Alitalia per la copertura dei collegamenti dalla Sardegna con gli scali di Roma e Milano. Intanto per giovedì 29 gennaio, alle 15.30, i sindacati sardi sono convocati a Olbia, nella sede della palazzina di Meridiana, per discutere delle licenze, in fase di scadenza, di assistenti di volo e piloti.
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