E' una delle proposte lanciate dalla Caritas questa mattina nel corso del convegno, organizzato insieme alla Camera di commercio di Cagliari, intitolato "Educazione all'uso responsabile del denaro e cultura della legalità".

Un appello lanciato a tutti quelli che possono fare qualcosa per combattere crisi e disperazione: amministrazioni, associazioni e mondo economico finanziario. "Bisogna ripartire dalla persona - ha detto don Marco Lai, responsabile regionale della Caritas - non c'è solo il profitto, ma bisogna unire economia ed etica. Si deve prestare anche ai poveri, non solo ai ricchi. Solo così si possono trovare rimedi al sovraindebitamento, la Sardegna ne ha bisogno: ci sono 400-450mila persone che vivono sotto la soglia di povertà".

Fatti, non solo parole. La Caritas ha illustrato i numeri delle sue esperienze nel campo dell'aiuto, anche economico, a chi è in difficoltà: 4 milioni negli ultimi dieci anni "messi a correre" per circa 300 famiglie nella diocesi di Cagliari in un progetto contro l'usura. E circa 850 mila euro negli ultimi due anni offerti con il "prestito della speranza". "La crisi - ha spiegato don Lai - può essere un anche un momento di riflessione per puntare a uno stile di vita più sobrio, che miri all'essenza". Un concetto rimarcato anche da don Andrea La Regina, Caritas nazionale. "Non esistono solo mercato e profitto- ha detto- occorre abbattere l'idolatria dell'avere e puntare all'essere".

La Camera di Commercio ha costituito un fondo di garanzia per il microcredito, che nei prossimi mesi verrà attivato, in collaborazione con la Caritas Diocesana, a sostegno del "Prestito della Speranza", già proficuamente attivo in aiuto dei privati cittadini in difficoltà. Uno strumento che, con l'intervento dell'ente del Largo Carlo Felice, potrà rivolgersi anche agli imprenditori.
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