"Lavoriamo insieme per il futuro della società", è scritto nella lettera. "Solo così aboliremo la parola 'Esubero' dalla nostra storia". Ha quindi invitato il manager a presentarsi ai tavoli della trattativa con i sindacati e di "attraversare la folla a Olbia riunita davanti al 'cancello di Alcatraz'. Mi faccio io, sin d'ora, garante della tua incolumità. Nessuno dirà una sola parola al tuo passaggio - lo ha rassicurato - tu, però, dovrai affrontare il loro sguardo silente". Parole dure che trasmettono il dramma di 1.634 dipendenti esasperati che rischiano di perdere il lavoro. Una protesta che ormai interessa tutte le vertenze dell'Isola e che domani vedrà partire dal nord Sardegna "Unica", la Marcia del lavoro che raggiungerà tutte le varie aree di crisi della Sardegna. Intanto questa mattina a Olbia, sotto la torre nei parcheggi dell'aeroporto, è arrivata anche una rappresentanza dei lavoratori, con caschetto e felpa blu, della Ottana Polimeri, da giorni in cigs e che chiedono garanzie per il futuro. "Siamo in grado di strutturare un contratto di lavoro capace di rilanciare la Compagnia anche più di quanto possa fare Air Italy - ha sottolineato Mascia nella lettera a Scaramella -. La tua grande determinazione nel dare atto a quella che forse è anche la volontà del nostro azionista, non ti fa vedere altre soluzioni alternative al vostro progetto". L'accorata missiva si conclude con un "Caro Roberto", "forse riuscirai anche a licenziare i 'tuoi Colleghi di Cagliari, Olbia, Verona e Milano ma, nel caso dovesse andare così, questa irresponsabile azione, lascerà sulla tua pelle 1.634 marcature a fuoco".
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